Ecco un omaggio a un grande telaista e meccanico reggiano: Rauler appunto, discepolo e ex dipendente del grande Licinio Marastoni, un personaggio che possiamo mettere tranquillamente a fianco di “personaggini” come Cinelli oMasi e da questi stimato e riconosciuto. Spero di incontrare il favore dei puristi nell’aver trasformato questa ragazza da corsa in contropedale (si, ho litigaro un po con i forcellini posteriori ma dopo due chiacchiere siamo diventati amici), parere personale non mi sembra abbia perso nulla anzi, leggera ancora più di prima e pulita…va bè inutile dirlo.
Comincerei dal manubrio: un bel “corna di toro” gagliardo e…giallo, come le decal sul telaio e la guaina del freno anteriore, nastro originale ’70 da mercatino all’Eroica. Della bici è stato conservato praticamente tutto a parte manubrio,cassetta e mozzo posteriore, freno posteriore e corona piccola smontata dalla guarnitura ofmega originale.
Il risultato della moltiplica è 52×18 ( per la cronaca =936), un rapporto da atleta ma sembra che risponda perfettamente ai polpacci del raulerista (complimenti ai polpacci).
E la sella? non risulta fra le cose smontate eppure non sembra originale…o si? eh eh: magia! ricoperta! ( si come il gelato), quest’azzurino zuccherino in pelle fiore migliora di molto il colpo d’occhio rispetto alla livrea nera (e anche un po consunta) di prima.
Che altro dire? molto carini i pedali da corsa originali campagnolo e i copertoni gialli 700×23, per il resto: PEDALARE!
strepitosa.